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Cinquecento anni fa, Lucrezia Borgia giungeva a Ferrara, sposa di Alfonso d'Este, figlio del duca Ercole I ed erede del Ducato Estense. Nel 1492, il duca Ercole I d'Este ordinò all'architetto di corte Biagio Rossetti di estendere la città a nord delle mura, praticamente raddoppiando la superficie di Ferrara. Il risultato si vede ancora oggi e sono strade ampie e lunghe saldate alla città più antica con piazze, palazzi e giardini.
Ferrara è tutta da vedere, a iniziare dal castello estense e dai sontuosi palazzi, primo tra tutti quello dei Diamanti, oggi Pinacoteca Nazionale.
Il castello si trova alla fine di corso Ercole d'Este: sede degli Este per secoli, è tutt'oggi simbolo e centro di Ferrara. A pianta quadrata con quattro torri angolari, è cinto da un fossato invaso d'acqua.
È il perfetto punto d'incontro tra l'architettura medievale militare e quella civile cinquecentesca. Dal cortile quattrocentesco si accede alle sale affrescate dal Bastianino, al Salone dei Giochi e alla cappella di Renata di Francia (moglie calvinista di Ercole II d'Este), una delle poche cappelle protestanti resistite alla Controriforma.
Il Palazzo dei Diamanti deve il nome al rivestimento in bugnato marmoreo a punta di diamante ed è formato da 8.500 formelle con inclinazione diversa a seconda della fila nella quale sono poste.
Fatto costruire da Sigismondo d'Este intorno al 1493, il palazzo è il capolavoro di Biagio Rossetti e il simbolo del prestigio degli Estensi. Al piano terra si trova la Galleria Civica di Arte Moderna e, al piano nobile, la Pinacoteca Nazionale, che ospita collezioni pittoriche dal XIII al XVIII secolo con opere di Jacopo e Giovanni Bellini, un frammento del Mantegna, i tondi di Cosmè Tura, dipinti del Bastianino.
Nel Salone delle Feste, dal soffitto cinquecentesco in legno grezzo, sono raccolti grandi quadri e affreschi. Bellissime anche le stanze che facevano parte dell'appartamento di Virginia de' Medici, moglie dell'ultimo duca Cesare d'Este, con soffitti a cassettoni dipinti: in origine contenevano quadri dei maggiori pittori dell'epoca, asportati dagli Estensi quando il palazzo fu venduto ai marchesi Villa (1600). In queste stanze si trovano opere importanti, come la Morte della Vergine, di Carpaccio (XVI secolo), e le pale d'altare di Benvenuto Tisi, detto il Garofalo.
Un minimo tour di Ferrara deve anche comprendere la Cattedrale di San Giorgio, il duomo cittadino, i cui lavori di costruzione iniziarono nel 1135 e si protrassero per due secoli. Questa grande chiesa è uno dei più significativi esempi della fusione del Romanico con le prime avvisaglie del Gotico.

Notizie utili.

Palazzo dei Diamanti, corso Ercole d'Este, 21, tel. 0532.205.844 (Pinacoteca Nazionale) - 0532.209.988 (Galleria Civica d'Arte Moderna). Orario: tutti i giorni 9-14; domenica e festivi, 9-13; chiuso lunedì.  Castello Estense, largo Castello, 1, tel. 0532.299.233. Orario: 9.30-17.30. Biglietti: salita alla Torre dei Leoni: Informazioni turistiche: www.ferraranet.it e www.comune.fe.it

Come andare.

Da Bologna arrivi a Ferrara con la A/13, uscita Ferrara Nord.

 

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