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Fino all'Epifania si può vedere a Cesenatico il Presepe galleggiante, allestito sulle barche del Museo della Marineria nello scenario del porto-canale leonardesco. Le sculture in legno, a grandezza naturale, riproducono le figure tipiche della vita marinara, come il pescatore e la pescivendola, ma anche il falegname, il burattinaio, la donna con le piadine, i bambini, i musicisti. Tutte figure che rimandano alle origini e alle tradizioni di Cesenatico, città di artigiani, commercianti, marinai, agricoltori, musicisti e poi ancora cuochi, albergatori, bagnini. Anno dopo anno il Presepe cresce (dalle sette figure del primo anno, oggi siamo a trentacinque pezzi) e ora c'è anche San Francesco, l'inventore del Presepe, San Giacomo, patrono della città e grande viaggiatore, con la borraccia e la conchiglia per dissetarsi. E naturalmente ci sono l'angelo, i magi, la Sacra Famiglia. La tecnica costruttiva del presepe di Cesenatico è molto originale: le parti esposte, visi, mani e piedi, sono scolpite nel legno di cirmolo, le vesti drappeggiate sono in tela irrigidita dalla cera pennellata a caldo su scheletri di legno resi voluminosi da una rete metallica leggera modellata nella forma voluta. Per informazioni Ufficio IAT: tel. 0547.673.287.
Il Museo della marineria, per ora l'unico in Italia, ha sede nel tratto più antico del porto di Cesenatico. È la sintesi di secoli di storia marinara, di vicende legate alla pesca e ai traffici marittimi, per anni unico simbolo della città, prima che Cesenatico scoprisse la sua vocazione turistica. L'atmosfera marinara si respira ancora oggi lungo le rive del porto-canale, contornate da edifici a schiera, un tempo dimora di pescatori e sede di magazzini per zolfo, sale, carbone e attrezzi da pesca. Il porto, probabilmente di origine romana, fu abbandonato dopo le devastazioni dei Longobardi, ma riprese l'attività nel 1314, grazie agli interventi di scavo della Comunità di Cesena che voleva uno sbocco al mare per la propria attività mercantile. Da quella data il porto di Cesenatico assunse una certa importanza nella vita economico-politica dell'alto e medio Adriatico, causando invidie nelle vicine città che lo distrussero a più riprese. Fu ricostruito più volte e per uno di questi interventi di ristrutturazione, nel 1502, Cesare Borgia chiamò addirittura Leonardo a Vinci. Il Museo della Marineria è in via Armellini, 18 tel. 0547-79205.
Ma a Cesenatico non c'è solo il porto-canale: tutte da vedere sono le vie alle sue spalle che nascondono piccoli tesori, come le Conserve, pozzi conici riempiti di ghiaccio e neve per conservare il pesce utilizzati come refrigeratori di alimenti già a partire dal Cinquecento e in uso fino ai primi decenni del Novecento. Cesenatico, per la sua funzione di porto peschereccio, ne possedeva una ventina: ne rimangono quattro, due con copertura e due all'aperto. La zona delle conserve aveva un aspetto singolare e oggi l'omonima piazzetta rappresenta una realtà unica e, con la vicina pescheria, un vero e proprio museo vivo. Altri preziosismi di Cesenatico sono il lavatoio pubblico, luogo di chiacchiere per le donne del paese in funzione fino alla Seconda Guerra Mondiale, e la Rocca, del XIV secolo, di cui rimane ben poco. Costituita da un torrione centrale circondato da un circolo di mura a forma di diamante, era il perno difensivo della Cesenatico medievale, circondata da canali e ponti.
Dove mangiare
L'Osteria del Gran Fritto La Buca (corso Garibaldi, 45 Cesenatico, tel. 0547-186-07-64) è la dependance di uno dei migliori ristoranti della riviera romagnola. Il piatto forte, lo dice anche il nome del ristorante, è il fritto di paranza, ma ci sono pesci cotti in tutti i modi: calamari e gamberi alla griglia, cozze alla marinara, pesce bianco al forno.
Dove dormire
L'Hotel Residenza Lido (viale Carducci, 51 ang. via Ferrara 14, Cesenatico, tel. 0547.672.194, ha un giardino di 100 metri quadri e si affaccia su un mare a basso fondale. È una costruzione all'avanguardia con vetri, marmi e alluminio. Dispone di camere e appartamenti, piscina riscaldata con solarium e mini-club estivo. È aperto tutto l'anno.
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